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Unesco a Parigi: la moda e il cinema italiani uniti contro il razzismo

Parigi

Un evento a Parigi esplora l’inclusione nella moda e nel cinema con la proiezione del film ‘Io capitano’ di Matteo Garrone.

Si è tenuta a Parigi, il 6 maggio, una significativa Master Class presso la sede italiana dell’Unesco, incentrata su temi cruciali come inclusione, razzismo e discriminazione. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi attori, influencer e sportivi di fama internazionale, tutti uniti da un comune impegno per promuovere l’uguaglianza. Guidati da Nicola Paparusso, attivista e fondatore di African Fashion Gate, i protagonisti hanno condiviso esperienze e prospettive personali.

Il momento clou è stato la proiezione del film ‘Io capitano’ di Matteo Garrone, che ha fornito uno spunto di riflessione sull’importanza di unire le forze per sconfiggere le disuguaglianze. La manifestazione ha avuto il supporto dell’Unesco, sottolineando quanto sia fondamentale lavorare insieme per un futuro più equo.

Cinema
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L’importanza dell’inclusione secondo i protagonisti dell’evento

Tra le figure centrali della Master Class, è emerso il giovane attore Seydou Paul Sarr, vincitore del Premio Marcello Mastroianni alla Mostra del Cinema di Venezia. Sarr, noto per il suo ruolo in ‘Io capitano’, ha parlato dell’importanza di affrontare quotidianamente le sfide del razzismo e della discriminazione. Accanto a lui, Sergei Kosenko, noto come Mr. Thank you, e Kiné Ndoye, autrice del libro ‘Quella Ragazza dalla Pelle Scura’, hanno condiviso le loro esperienze personali, sottolineando quanto sia importante sensibilizzare il pubblico su questi temi. L’incontro ha voluto mettere in luce quanto l’inclusione sia fondamentale non solo nel cinema, ma anche nella moda e nello sport, settori in cui spesso si perpetuano stereotipi e pregiudizi.

Il contributo di Nicola Paparusso e African Fashion Gate

Nicola Paparusso, organizzatore dell’evento e fondatore di African Fashion Gate, ha sottolineato l’urgenza di affrontare il razzismo anche in Italia. In un’intervista, ha evidenziato come episodi di criminalità legati a immigrati tendano a inasprire il clima di intolleranza, penalizzando chi è ben integrato. Paparusso ha anche parlato della sua esperienza nel mondo del cinema, dove il razzismo si manifesta spesso in modo silente attraverso l’esclusione di afrodiscendenti e asiatici da ruoli significativi. African Fashion Gate si propone come un laboratorio permanente per combattere queste dinamiche, organizzando il premio ‘La Moda Veste la Pace’, che riconosce chi si è distinto per l’impegno verso l’inclusione.

Il ruolo dell’Unesco e le prospettive future

La Master Class ha avuto il sostegno dell’Unesco, che continua a promuovere valori di uguaglianza e inclusione a livello globale. L’evento ha messo in risalto il bisogno di unire le forze per superare le barriere e costruire un futuro in cui uguaglianza e inclusione siano realtà concrete. La proiezione di ‘Io capitano’ ha offerto un potente messaggio di speranza e resistenza, incoraggiando i partecipanti a non arrendersi di fronte alle difficoltà. Con il continuo supporto di organizzazioni come l’Unesco e l’impegno di attivisti e professionisti, c’è la speranza concreta che si possa raggiungere un mondo più giusto e inclusivo per tutti.

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ultimo aggiornamento: 27 Maggio 2025 15:41

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